Miseria dell’informazione

Qualche giorno fa, la nave scuola della politica nazionale, la più paludata e miserabile delle trasmissioni televisive (Ma quando il nuovo governo la chiuderà? Domani sarà già tardi…), si è occupata del Liceo Giovio di Como. Gli studenti hanno girato dei filmini pornografici, dicono i giornalisti di Bruno Vespa. E su questo montano un insieme di informazioni a dir poco deludenti. Gli studenti, giustamente, non ci stanno: macché filmini porno, era una goliardata, una cosa cretina, certo, ma senza alcun intento erotico. Mettere in rete quelle riprese può essere stupido, non altro, sicuramente non perverso, come dal salotto buono della RAI hanno voluto far intendere. Informazione sbagliata quindi. Ma ragioniamo: ogni volta che qualcuno dell’informazione nazionale si occupa di cose comasche, compie degli straffalcioni incredibili. Il che ci fa pensare: ma quando si occupano di altre entità territoriali o sociali marginali, allora, compiono le stesse macroscopiche approssimazioni? Questo dovrebbe farci riflettere sulla qualità dell’informazione italiana. Quanto a Bruno Vespa, che meriterebbe di peggio, qualsiasi cosa di lui pensino gli studenti del Liceo scientifico Giovio, aspettiamo che il preside di quell’istituto gli chieda i danni per aver leso l’immagine del suo istituto, e possa ottenerne tanti da poter ristrutturare tutto l’edifico scolastico.

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